Animatori Responsabili e Creativi

Sabato 22 Marzo 2025

Fra i passaggi più conosciuti del libro Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry c’è l’episodio della rosa: sul piccolo pianeta del protagonista spunta per caso un fiore delicato e misterioso e lui, riconoscendone la fragilità, inizia a prendersene cura instancabilmente. È una storia semplice ma potente, che fa emergere temi essenziali per il fare e l’essere degli animatori – la cura, l’attenzione, l’impegno, la responsabilità. Ma come inizia la relazione fra la rosa e il Piccolo Principe? Sorprendentemente, inizia con una domanda: «vorresti pensare a me?». È la rosa ad avviare il dialogo, domandando al Principe di prendersi cura di lei; certamente ha un peso importante la scelta del Principe di mettersi in gioco, ma il suo impegno arriva più che altro in risposta ad una richiesta precisa. La responsabilità (dal latino respondēre) è da intendere proprio come la risposta ad una chiamata: per questo nelle lunghe settimane di Oratorio Estivo, e nel corso di tutto l’Anno Oratoriano, l’Animatore dovrebbe avere sempre ben presente che il servizio che fa è il suo «sì» concreto ad una richiesta della comunità, quella di affidare all’Oratorio bambini e ragazzi. E quando un animatore dice «sì» deve diventare lui stesso il motore della sua missione, pronto a mettersi in gioco per rinnovare continuamente la risposta alla chiamata ricevuta.

Ad un «sì» corrisponde dunque un concreto mettersi all’opera. Quello che è richiesto ai nostri Animatori non è però una semplice azione, ma un’azione che  sia CREATIVA. “Responsabilità” è, quindi,  anche saper proporre ai ragazzi e ai bambini che ci sono affidati attività e momenti sempre nuovi, ragionati e perfezionati al fine di garantire loro l’esperienza migliore possibile.

Il filosofo tedesco Nietzsche, nella sua teoria, individua tre possibili approcci alla storia. Parla di:

  • Storia antiquaria: che si basa sull’idea di un passato perfetto, intoccabile e solamente venerabile;
  • Storia monumentale: dove la storia passata, considerata perfetta, può e deve soltanto essere imitata;
  • Storia critica: che implica un mettersi in moto degli uomini del presente, i quali, facendo riferimento all’innegabile eredità lasciata dal passato, la modificano al fine di creare un risultato sempre migliore.

Nel primo caso ci troviamo davanti ad un’assenza di movimento: un animatore che risponde «sì» alla chiamata che ha ricevuto senza però davvero mettersi in gioco. Nel secondo caso troviamo invece un animatore attivo, che però manca di creatività e ripresenta all’infinito le stesse proposte. Infine abbiamo un animatore con la A maiuscola, che è capace di guardarsi indietro continuando però sempre ad avanzare; che fa riferimento a ciò che è già stato fatto, ma solo come sprono per fare sempre meglio.

L’augurio che lasciamo ai nostri animatori è quindi questo: che abbandonino ogni velo di pigrizia avendo il coraggio di mettersi in gioco e lasciando che sia la vita a dominare la storia, e non il contrario.

Commenti (0)

Nessun commento.

Facci sapere chi sei.
Inserisci il titolo del tuo commento.
Inserisci il tuo commento.
Loading...

Oratorio Burago

Caricamento...